FINANZIAMENTI CONTRATTI DI FORMAZIONE SPECIALISTICA CONCORSO NAZIONALE 2014/2015: DAL MEF QUALCOSA SI MUOVE

Cari Colleghi aspiranti specializzandi,

come anticipatovi nei giorni scorsi, sembra che il MIUR, nella persona del Sottosegretario di Stato Faraone, abbia sollecitato il Ministero dell’Economia e Finanze (MEF) al fine di valorizzare i risparmi prospettici derivanti dal passaggio opzionale al nuovo ordinamento didattico per le scuole la cui durata è stata ridotta di un anno (realizzato su proposta del SIGM grazie ad un emendamento al DL sulla Pubblica Amministrazione presentato dall’On. Filippo Crimì), in modo da anticipare delle somme da destinare al finanziamento di ulteriori contratti in aggiunta alla attuale dotazione di circa 4400 unità, sino a raggiungere un contingente di 5000 contratti di formazione specialistica (ma si starebbe tentando di andare oltre tale soglia, recuperando fondi da vari capitoli di spesa del MIUR). L’intervento, seppur tardivo, rappresenterebbe indubbiamente un passo in avanti rispetto all’atteso ed in tal modo l’ulteriore posticipo della pubblicazione del bando di concorso, registratosi lo scorso 30 aprile, risulterebbe meno amaro rispetto ai giorni appena trascorsi. Certamente, tale notizia, se confermata (soltanto in sede di emanazione del Decreto Ministeriale relativo all’attribuzione alle singole Università dei contratti di formazione specialistica da mettere a concorso per il corrente anno accademico sarà possibile avere certezze), sarebbe una prima risposta concreta alle richieste avanzate attraverso il Flash Mob organizzato dal Comitato Aspiranti Specializzandi (CNAS) col supporto dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) il 21 aprile 2015, ma di portata non ancora sufficiente al fine di assorbire l’attuale gap tra numero di laureati e contratti di formazione, nella previsione di un numero di concorrenti che non dovrebbe superare quello dell’ultimo concorso (poco meno di 12.000). Né siamo ancora al cospetto dell’adozione di un piano di rientro utile ad assorbire l’imbuto formativo ed a garantire il diritto ad una formazione specialistica di qualità ai laureati in medicina.

Inoltre, restano ancora da sciogliere i numerosi nodi relativi agli aspetti organizzativi del prossimo concorso nazionale. A tal proposito, sembra che dopo mesi di refrattarietà al confronto, sempre per intervento del Sottosegretario di Stato, il MIUR stia valutando l’adozione sin da questo concorso di alcune delle proposte avanzate congiuntamente dal Comitato Aspiranti Specializzandi (CNAS) e  dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) al fine di migliorare l’organizzazione del concorso, nonché di garantire standard adeguati ed uniformi in tutte le sedi concorsuali, superando le criticità emerse nel primo concorso nazionale al netto dell’errore imperdonabile dell’inversione delle prove di area.

Questa ulteriore proroga nell’avvio delle procedure pre-concorsuali, pertanto, potrebbe essere utilmente utilizzata per evitare che si ripetano gli errori omissivi commessi in passato.

Su tutti questi passaggi il Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi ed il SIGM vi terranno puntualmente aggiornati.

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