Antibiotico resistenza

La prima regola degli antibiotici è cercare di non usarli, la seconda è cercare di non utilizzarne troppi.

La Giornata mondiale dell’antibiotico-resistenza, celebrata il 18 novembre, apre la settimana dedicata alla consapevolezza antimicrobica promossa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

Questa settimana di sensibilizzazione ci ricorda l’importanza di una delle principali problematiche di sanità pubblica, un fenomeno in costante crescita che rischia di compromettere il carico e la qualità dell’assistenza in tutto il mondo.

In particolare, l’Italia è il primo Paese in Europa per morti attribuibili all’antibiotico-resistenza.

Tutti, come medici e come cittadini, siamo coinvolti in questo triste primato. Come giovani medici, in particolare, abbiamo la responsabilità di cambiare la rotta.

Analizzare i gap formativi e avanzare proposte condivise sono il primo passo necessario per un percorso che auspichiamo possa contribuire ad invertire il trend.

Lo abbiamo fatto con una survey condotta nella cornice del Progetto Editoriale del SIGM “Curare il sapere, Sapere Curare grazie alla collaborazione con gli esperti di antibioticoterapia Prof. Murri e Prof. Fantoni dell’Unita di Consulenza Infettivologica Integrata del Policlinico Gemelli di Roma.

L’obiettivo dello studio è quello di esplorare e di definire conoscenze, attitudini e pratiche riguardo l’uso degli antibiotici e l’antibiotico-resistenza tra i giovani medici.

Lo studio

Hanno partecipato 1179 colleghi da tutte le Regioni italiane e dai diversi background formativi (dalla medicina generale a tutte le branche specialistiche, dai neolaureati ai neospecialisti).

È emerso che:

  • Nonostante tutte le Regioni siano a rischio di antimicrobico resistenza (AMR), solo i 2/3 dei partecipanti alla survey hanno dimostrato di avere consapevolezza e percezione riguardo la rilevanza del problema nella realtà professionale che vivono quotidianamente;
  • il 90% dei partecipanti alla survey ha riportato come il tema dell’AMR non sia stato adeguatamente trattato durante il Corso di Laurea in Medicina e nel percorso di formazione specialistica;
  • coerentemente con i suddetti risultati, quasi l’80% dei colleghi che hanno risposto alla survey non si sente adeguatamente formato sul tema;
  • il 70% riferisce di non aver ricevuto dai propri tutor formazione pratica sulla corretta gestione delle terapie antimicrobiche.

A fronte dei risultati, le proposte condivise dai partecipanti e che vogliamo rilanciare nella giornata simbolica per la lotta all’antibiotico resistenza includono:

  1. Introduzione di momenti formativi strutturati sull’AMR durante corso di laurea in medicina e nelle specializzazioni;
  2. Istituzione di programmi di antibiotic stewardship diffusi ed applicabili nell’ambito dei distretti e degli ospedali;
  3. Istituzione di un network su AMR che coinvolga medici sentinella attivamente coinvolti nella valutazione dei trend di AMR nelle realtà professionali nei quali operano;
  4. Introduzione, nei currucula formativi delle specialità direttamente coinvolte, di specifiche di competenza sull’utilizzo degli antibiotici.

Leggi lo studio qui –> https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32971291/

Per saperne di più sul progetto “Curare il sapere, Sapere curare” clicca qui –> https://www.giovanimedicisigm.it/progetto-editoriale/