COVID-19 e competenze digitali tra i giovani medici. La survey SIGM

Le strette connessioni tra la sanità moderna e la tecnologia digitale.

La digital health (DH) che rappresenta il ponte tra la tecnologia digitale, il sistema salute e la società, ed al contempo è capace di migliorare l’efficacia dell’erogazione dei servizi, rendendo la medicina più personalizzata e precisa.

Ci siamo accorti un po’ tutti che la pandemia di COVID-19 ha svelato alcune limitazioni dei sistemi sanitari. In questo contesto, però, il ruolo degli strumenti e dei servizi digitali può essere notevole, dall’applicazione dell’intelligenza artificiale ai servizi di telemedicina sino all’utilizzo di app per prenotare servizi o effettuare la sorveglianza sindromica.

Nonostante l’importanza crescente della disciplina “digital health” e i crescenti investimenti nel campo, poche sono le evidenze in letteratura internazionale di training specifici nei programmi di medicina.
E in Italia? Per quanto ne sappiamo, non vi erano esperienze scientifiche che indagassero competenze in DH tra i giovani medici che si apprestano a divenire attori in un sistema sanitario sempre più digitalizzato.

Giovani Medici SIGM ha quindi condotto una survey, tra i colleghi d’età inferiore a 35 anni, per analizzare lo status quo in Italia riguardo la formazione in digital health, identificando gap e proponendo strategie di miglioramento. Le aree di indagine hanno riguardato big data, le tecnologie -omiche e i modelli predittivi, l’intelligenza artificiale, internet of things, telemedicina, social media, blockchain e sistemi di registrazione dei dati clinici.

Un totale di 362 partecipanti ha risposto alla survey e le percentuali di conoscenza e consapevolezza per ogni area di interesse su indicata non hanno superato il 30%, indicando, pertanto, una necessità urgente di integrare training in digital health nella formazione medica sia pre- che post-lauream.

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