Esame di abilitazione

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Il superamento dell’esame di Stato per abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo è un passaggio obbligatorio, unitamente alla susseguente iscrizione all’Albo Provinciale dell’Ordine dei Medici chirurghi ed Odontoiatri, per l’esercizio della professione di medico chirurgo.

L’Esame di Abilitazione è definito da un apposito Regolamento (Allegato A). Possono accedere all’esame di abilitazione tutti coloro che siano in possesso, entro il termine stabilito per ciascuna sessione dai Rettori delle singole università,  di un diploma di laurea in medicina e chirurgia conseguito ai sensi dell’ordinamento previgente alla riforma di cui all’art.17, comma 95, della legge 15 maggio 1997, n.127 e successive modificazioni, ovvero diploma di laurea specialistica afferente alla classe 46/S.

L’esame di Stato per abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo viene espletato in 2 differenti sessioni annuali e consiste in un tirocinio pratico e una prova scritta.

Il Tirocinio Pratico consiste in una Prova pratica a carattere continuativo della durata di tre mesi svolto presso le strutture di cui al comma 1, dell’art.2 del D.M. 445/2001: <<1. Alla  prova scritta di cui all’articolo 4 si accede nella prima sessione  utile  dopo il superamento di una prova pratica a carattere continuativo consistente in un tirocinio clinico della durata di tre mesi realizzati, dopo il   conseguimento della laurea, presso policlinici universitari, aziende ospedaliere, presidii ospedalieri di  aziende ASL o, ove costituite, aziende di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 21  dicembre 1999,  n.517, nonché presso l’ambulatorio di un medico di medicina generale convenzionato con il Servizio  sanitario nazionale avente i requisiti previsti dal comma 3 dell’articolo 27 del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368. – 2.  Il tirocinio pratico viene svolto per un mese presso un reparto di medicina, per un mese presso un reparto di chirurgia e per un mese presso un medico di medicina generale convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, ad integrazione delle attività  formative professionalizzanti previste dalla classe 46/S  di cui al decreto ministeriale 28 novembre 2000, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 18 del 23 gennaio 2001>>.

La Prova Scritta si articola in 2 parti che si svolgono in un’unica giornata, in corrispondenza di ciascuna delle quali viene somministrato una prova a quiz a risposta multipla, dirette rispettivamente a valutare:

a) le conoscenze di base nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale, con  particolare riguardo ai meccanismi fisiopatologici e alle conoscenze riguardanti la clinica, la prevenzione e la terapia;

b) le   capacità  del  candidato   nell’applicare  le  conoscenze biomediche  e  cliniche alla pratica medica e nel risolvere questioni di  deontologia  professionale  e   di  etica medica.

La prova include anche  una  serie  di   domande riguardanti problemi clinici afferenti alle  aree  della   medicina  e  della  chirurgia,  e  delle  relative specialità,  della  pediatria, dell’ostetricia e ginecologia, della diagnostica di laboratorio e strumentale, e della sanità pubblica.

Ciascuna delle due parti consiste nella soluzione di 90 quesiti a risposta multipla estratti dall’archivio di cui al comma 4 dell’art.4 del decreto ministeriale 445/2001. Il predetto archivio, contenente almeno cinquemila quesiti, viene reso pubblico mediante pubblicazione sul sito del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (www.miur.it), almeno 60 giorni prima della data fissata per la prova scritta. Da questo archivio vengono estratti, con procedura automatizzata che garantisce la totale segretezza della prova, novanta quesiti per ciascuna parte della prova stessa.

Il M.I.U.R. si avvale del CINECA per la stampa e la riproduzione dei quesiti e la predisposizione dei plichi individuali contenenti il materiale relativo alle prove di esame, in numero corrispondente alla stima dei partecipanti comunicata dagli Atenei. Per ogni candidato vengono predisposti due plichi, ciascuno relativo ad una delle due parti della prova di esame. Ogni plico contiene: un modulo per i dati anagrafici che presenta un codice a barre di identificazione e che il candidato deve obbligatoriamente compilare; i quesiti relativi alla specifica parte delle prove di esame e due moduli di risposte, ciascuno dei quali presenta lo stesso codice a barre di identificazione posto sul modulo anagrafica; una busta vuota, provvista di finestra trasparente, nella quale lo studente al termine della prova inserisce solo il modulo di risposta ritenuto valido.

I bandi predisposti dagli Atenei devono indicare che il candidato deve, per la compilazione del questionario, far uso esclusivamente di penna nera; che ha la possibilità di correggere una (e una sola) risposta eventualmente già data ad un quesito, avendo cura di annerire completamente la casella precedentemente tracciata e scegliendone un’altra: deve risultare in ogni caso un contrassegno in una sola delle cinque caselle perché sia chiaramente manifestata la volontà del candidato, altrimenti si ritiene non data alcuna risposta; che al momento della consegna deve aver cura di inserire, non piegato, nella busta vuota il solo modulo di risposte ritenuto valido, destinato al CINECA per la determinazione del punteggio conseguito. I bandi devono indicare anche che l’inserimento nella busta del modulo anagrafica costituisce elemento di annullamento della prova.

A conclusione di ogni parte della prova la commissione ha cura, in presenza del candidato, di sigillare tale busta, che non deve risultare firmata né dal candidato, né dal presidente della commissione a pena della nullità della prova e di trattenere sia il secondo modulo non utilizzato o annullato dal candidato con una barra, sia i quesiti relativi alla prova sia il foglio anagrafica.

Al termine delle prove di esame i presidenti delle commissioni redigono un verbale nel quale vanno indicati: il numero dei plichi sigillati loro consegnati; il numero dei candidati che hanno effettivamente partecipato alle prove; il numero dei plichi non utilizzati, che devono essere restituiti al M.I.U.R. ancora sigillati e accompagnati dai predetti verbali.

Ogni Università provvede, a cura del responsabile amministrativo, all’immediata consegna al CINECA esclusivamente delle buste contenenti le prove valide. Il CINECA assicura la determinazione dei relativi punteggi conseguiti e la comunicazione degli stessi ai responsabili del procedimento di ciascun ateneo ai fini della valutazione di cui all’articolo 5 del D.M 445/2001 da parte della Commissione di cui all’articolo 3 dello stesso decreto.


Valutazione e superamento delle prove

  • Prova pratica: la  certificazione della frequenza e la valutazione di ciascuno dei  tre  periodi avvengono sotto la diretta responsabilità e a cura del docente universitario, o del dirigente medico, responsabile della struttura  frequentata  dal  candidato, e del medico di medicina generale, che ne danno formale attestazione sul libretto diario fornendo un motivato giudizio espresso con punteggio numerico sulle capacità e le attitudini del candidato.

La valutazione del tirocinio comporta l’attribuzione  di  un punteggio massimo di novanta punti, trenta per ogni periodo.

Ove il candidato non consegua un punteggio complessivo di almeno sessanta punti  con  un  minimo di 18/30 per ciascun periodo, non è ammesso  alla prova  scritta, salva la possibilità di ripetere il tirocinio  clinico. Ove il candidato stesso non superi la prova scritta, può presentarsi alla  successiva sessione conservando il punteggio acquisito nel  tirocinio.

Qualora non superi la prova scritta nemmeno nella  sessione immediatamente successiva, deve ripetere entrambe le prove.

Qualora il candidato non possa partecipare alla prima sessione utile dopo il completamento del tirocinio per motivi  personali gravi e documentati, conserva il punteggio acquisito nel tirocinio stesso per l’ammissione alla sessione immediatamente successiva.

  • Prova scritta: dall’inizio  di  ciascuna parte della prova i candidati hanno a disposizione 150 minuti primi. La correzione avviene in forma anonima mediante lettura elettronica degli elaborati. La valutazione della prova  scritta consistente in quesiti a risposta multipla determina l’attribuzione di un punteggio di più 1 per ogni risposta esatta, di 0 per ogni risposta non data e meno 0,25 per ogni risposta errata. La prova si intende superata se il candidato consegue almeno 60 punti in ciascuna delle due parti di essa.

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