Da Roma le proposte dei Giovani Medici Italiani riuniti nella Conferenza Nazionale del SIGM

I GIOVANI MEDICI ITALIANI SI CONFRONTANO SUL LORO RUOLO NEL SSN: “MENO POLITICA E PIÙ MERITO NELLA SANITÀ DEL FUTURO”

“Chiediamo l’istituzione di un apposito tavolo tecnico interministeriale (MIUR, Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali) che affronti una volta e per tutte la riorganizzazione e le razionalizzazione del sistema formativo professionalizzante postlauream del giovane medico nel quale siano attivamente coinvolti tutti i soggetti competenti: CRUI, Conferenza dei Presidi, la FNOMCeO e le Associazioni di categoria. – afferma il Presidente del SIGM, Walter Mazzucco – Chiediamo, altresì, che si proceda alla definizione ed applicazione delle Riforme secondo un programma definito, per non lasciare nel limbo i circa 8000 giovani medici che aspirano nel corrente anno accademico ad accedere alla specializzazione – concludono Martino Trapani, Marco Mafrici e Francesco Macrì Gerasoli, del Comitato Organizzatore “.
Di seguito sono riportate le proposte avanzate alla presenza del Vice Ministro della Salute, Prof. Ferruccio Fazio, che è intervenuto alla Conferenza:
1) Definire con urgenza la data del Concorso per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria per il corrente A.A. 2009/2010. Diploma di laurea abilitante, sul modello delle professioni sanitarie (anticipo de tirocinio professionalizzante al corso di laurea e snella prova a quiz a stretto giro di posta dalla data della laurea). Calendarizzazione del Concorso di accesso alle scuole di specializzazione espletato con graduatoria unica nazionale, con inizio delle prove a novembre e delle attività a gennaio, a partire dall’A.A. 2010/2011. (Quest’ultima proposta, che introdurrebbe un sistema di selezione più obiettivo e trasparente, è stata fatta per evitare che all’improvviso gli aspiranti specializzandi del 2009/2010 si trovino con nuove regole di ammissione, visto che ormai il MIUR sembra stia lavorando sul concorso con graduatoria unica nazionale).
2) Allargare la rete formativa del giovane medico al territorio ed alle strutture ospedaliere.
3) Riconoscimento degli anni di specializzazione, se caratterizzati da produzioni scientifiche impattate e certificate, ai fini dell’accesso alla dirigenza medica ed al ruolo di ricercatore.
Valutazione e monitoraggio degli standard formativi delle scuole di specializzazione ad opera degli Osservatori Regionali della formazione medico specialistica.
4) Inquadramento dei medici in formazione in unica cassa previdenziale ENPAM
5) Aumento del contingente di posti di specializzazione per far fronte al turn over generazionale che nel 2020 registrerà il pensionamento di 70 mila medici.
6) Limitare il fenomeno del precariato a cui sono sottoposti i Giovani Medici negli Ospedali e nel Territorio e favorire l’accesso al ruolo di dirigente medico.

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