I Giovani Medici (SIGM) intervengono nel dibattito sulle misure previdenziali proposte dal Governo nel Decreto “Salva Italia”

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COMUNICATO STAMPA

I Giovani Medici (SIGM) intervengono nel dibattito sulle misure previdenziali proposte dal Governo nel Decreto “Salva Italia”

Una lettera aperta è stata inviata al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali per chiedere di fare una riflessione specifica sul futuro previdenziale delle giovani generazioni di medici; Si teme che le misure proposte costringano le Casse Previdenziali ad innalzare le aliquote contributive; tale evenienza rappresenterebbe un’ulteriore barriera all’accesso dei giovani all’esercizio di una piena autonomia professionale

Il Segretariato Italiano Giovani Medici(S.I.G.M.), associazione di riferimento per i giovani medici Italiani, ha inviato una lettera aperta (reperibile sul Portale dei Giovani Medici: www.giovanemedico.it) al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Prof.ssa Elsa Fornero, nella quale non si nascondono le preoccupazioni dei Giovani Medici per le potenziali ricadute negative sulle giovani generazioni di medici conseguenti all’adozione di alcune delle misure proposte nel Decreto “Salva Italia”. È lecito prevedere, infatti, come l’imposizione repentina alle Casse Previdenziali di un equilibrio di bilancio cinquantennale ricadrà sulle spalle delle nuove generazioni di professionisti attraverso un significativo aggravio delle aliquote contributive. Tale previsione, in un contesto generale di stallo della crescita economica del nostro Paese, che si ripercuote pesantemente nel mercato del lavoro delle professioni senza risparmiare l’ambito medico, nei fatti renderebbe ancora più svantaggioso per i giovani medici l’esercizio della libera professione o l’erogazione di prestazioni professionali sotto rapporti di tipo convenzionale, peraltro in una fase della vita in cui si effettuano i primi investimenti in dotazioni strumentali e si aspira a concretizzare una dimensione familiare, ricorrendo a forme di prestito sempre meno agevolate e sempre meno accessibili. Un significativo innalzamento ex abrupto dell’aliquota contributiva rappresenterebbe un’ulteriore barriera posta all’ingresso ed all’esercizio in autonomia della professione medica, acuendo nei fatti il conflitto intergenerazionale.

<<Abbiamo chiesto al Ministro Fornero di avviare una riflessione specifica sull’attuale assetto previdenziale dei medici, scongiurando i pericoli paventati ai danni dei giovani conseguenti all’adozione di alcune misure presenti nel Decreto Salva Italia. – afferma Walter Mazzucco, Presidente Nazionale del S.I.G.M. – Chiediamo, altresì, che si avvii uno studio finalizzato all’adozione di provvedimenti specifici per sostenere il futuro previdenziale delle giovani generazioni di medici, a partire dal periodo del percorso obbligato della formazione specialistica, caratterizzato da un duplice ed iniquo inquadramento in ENPAM e nella Gestione Separata INPS>>. Si ricorda, infatti, come il percorso formativo pre e post lauream del medico sia caratterizzato da un’eccessiva estensione, peraltro scandita da improduttivi tempi morti, che ritarda per default l’accesso alla professione dei giovani medici Italiani rispetto ai pari età degli altri Paesi UE, differendo al contempo la possibilità di gettare le basi contributive per la costruzione di un solido futuro previdenziale.

Il Presidente del SIGM MILANO – Dott. Luigi Gianturco

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