Cari Colleghi,
come è noto, l’Associazione Italiana Giovani Medici (S.I.G.M.) a seguito dei disservizi e delle presunte irregolarità segnalate da centinaia di colleghi in tutta Italia in occasione dello svolgimento delle selezioni per l’accesso ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale, in maniera coordinata a Federspecializzandi, e con l’adesione del Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi, ha chiesto a mezzo stampa il congelamento delle correzioni delle prove e della pubblicazione delle graduatorie (LEGGI IL COMUNICATO DEL SIGM). In data odierna, inoltre, il S.I.G.M. ha formalizzato per iscritto la medesima richiesta alle Regioni (LEGGI LA LETTERA).
Pur tuttavia, assistiamo in talune Regioni ad una immotivata corsa alla pubblicazione delle graduatorie di “merito”, quasi correndo ai ripari e senza curarsi delle segnalazioni scritte dei candidati che, copiose, evidenziano criticità che meriterebbero quanto meno un approfondimento di carattere amministrativistico rispetto a possibili ricadute in sede di Giustizia Amministrativa. Né si ravvisa un’urgenza reale di provvedere a tali incombenze che, in precedenti concorsi, nelle medesime Regioni hanno seguito una tempistica più dilatata. Non vorremmo che, più o meno inconsciamente, il pubblicare le graduatorie in maniera affrettata voglia creare una sorta di contrapposizione tra quanti sarebbero risultati vincitori e quanti invece esclusi, rompendo quindi il fronte unitario dello sdegno comune e diffuso tra i partecipanti in relazione alla gestione infelice delle selezioni in questione. D’altra parte, per fare un esempio concreto, sembra che i punteggi minimi conseguiti dai vincitori siano ben superiori a quelli degli scorsi anni, dato che sembra dare riscontro indiretto alle segnalazioni. Ci giungono, peraltro, notizie di candidati i quali, nel prendere visione delle graduatorie non si ritroverebbero nei punteggi attribuiti e che stanno quindi valutando di avanzare richiesta di accesso agli atti. Ma la scrivente Associazione con ciò non vuole puntare il dito contro né esprimere giudizio morale alcuno nei confronti dei colleghi vincitori, molti dei quali, certamente, non avrebbero necessitato di alcuna forma di agevolazione per conseguire l’agognato obiettivo.
Diamo invece notizia del fatto che, di contro, l’Assessore alla Salute della Sicilia, a seguito di un incontro intercorso in data odierna con una delegazione del S.I.G.M. e dei candidati al concorso, sta per predisporre il congelamento di tutte le procedure in attesa di effettuare un’indagine interna.
Fermo restando che la Pubblica Amministrazione, in linea di principio, ha interesse nel fare chiarezza, ma al pari tende a non mettere in discussione per definizione il proprio operato, nel rappresentare convintamente l’impegno della nostra Associazione a tutela della trasparenza e della meritocrazia nelle selezioni in sanità, invitiamo tutti i colleghi, vincitori e non, a fare fronte comune, organizzandosi in forme di “denunce” collettive da inviare per iscritto alle Istituzioni competenti (abbiamo già notizia di similari iniziative su Roma). Infatti, laddove le Commissioni non avessero provveduto a mettere a verbale eventuali segnalazioni di disservizi, neanche a fronte dell’immediata contestazione da parte dei candidati, ovvero non avessero lasciato traccia scritta di criticità di carattere logistico ed organizzativo, come facilmente presumibile, difficilmente le singole amministrazioni regionali farebbero un passo indietro loro sponte, dichiarando l’annullamento delle prove. Ora più che mai, pertanto, appare indispensabile mostrare di anteporre l’interesse generale a quello personale, superando la mentalità del compromesso, che è alla base dei citati disservizi, nonché delle numerose criticità che affliggono il sistema salute, a partire dal momento del passaggio indispensabile per la formazione post lauream. Il cambiamento è necessario ed improcrastinabile, ma passa dalla presa di coscienza delle criticità e della successiva assunzione di responsabilità, tanto da parte dei singoli medici, quanto anche da parte della collettività professionale.
Inoltre, quale estrema ratio, stiamo valutando in parallelo, qualora il buon senso nelle Istituzioni non dovesse prevalere, di fornire assistenza ai candidati che ritenessero lesi i propri diritti al fine di ricorrere alla Giustizia Amministrativa. Infatti, le vicende in questione, oltre ad evidenziare delle evidenti lacune di carattere organizzativo e gestionale delle prove, hanno messo in evidenza delle criticità che potrebbero essere facile oggetto di impugnazione da parte dei candidati.
Una cosa è certa: l’attuale sistema di selezione ai corsi regionali di formazione specifica di medicina generale ha dimostrato tutte le sue fragilità e va cambiato ed innovato, al pari di quanto già fatto per l’accesso alle scuole di specializzazione universitarie. Ciò sta comportando e comporterà sicuramente delle rinunce e dei sacrifici da parte dei singoli, ma dobbiamo tutti imparare a guardare agli effetti benefici che nel medio-lungo termine il cambiamento potrà apportare a tutto il sistema ed a tutta la Professione.
Ringraziamo, pertanto, tutti i colleghi che hanno segnalato e stanno continuando a mandarci segnalazioni e li esortiamo a non farsi intimorire da messaggi criptici fatti circolare da quanti sono a favore del mantenimento dello status quo. A tal proposito, per inciso, ci permettiamo di fare rilevare come l’obbligo di denuncia di eventuali irregolarità sia in carico innanzitutto ai commissari di un pubblico concorso che, per definizione, nell’atto dello svolgimento delle prove rappresentano dei pubblici ufficiali. Sta poi al senso civico ed alla sensibilità di ciascun candidato decidere autonomamente e serenamente se denunciare alla magistratura eventuali illeciti. Sta di fatto che, a fronte di centinaia di segnalazioni, peraltro emerse spontaneamente dai minuti successivi all’espletamento delle prove di concorso, si assiste, da una parte, al tentativo di sminuire la portata degli eventi e, dall’altra, ad una mancata presa di posizione da parte dell’Istituzione Ordinistica che, salvo casi singoli, ancora una volta tergiversa nel mettersi dalla parte di migliaia di giovani medici, vittime di un sistema e di categorie valoriali non più attuali.
Ringraziamo, infine, quei politici che in queste ore stanno prendendo posizione e che hanno annunciato la presentazione di interrogazioni Parlamentari, sperando che tali iniziative possano avere un seguito in sede Legislativa, al fine di modificare il sistema di accesso alla formazione specifica di medicina generale.
Informiamo, infine, tutti i colleghi aspiranti specializzandi che, sempre in data odierna, il SIGM ha trasmesso per opportuna conoscenza al MIUR una copia delle segnalazioni relative al concorso per l’accesso ai corsi regionali di medicina generale, unitamente ad una richiesta di adozione di tutti gli accorgimenti necessari a blindare il corretto svolgimento delle prove per l’accesso alle scuole di specializzazione di area sanitaria (LEGGI LA LETTERA).
Il Consiglio Nazionale SIGM