COMUNICATO ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI MEDICI (SIGM)
GIOVANI MEDICI (SIGM) su nuova formulazione della legge delega (ex art. 22 del Patto della Salute). Bene che sia passato il concetto di Reti Regionali di Formazione dei giovani medici, che seguano un accreditamento rigoroso basato su standard nazionali, come proposto dalla nostra Associazione a tutti i livelli. Concetto peraltro già introdotto e rafforzato nella bozza di Decreto Ministeriale sul Riordino delle Scuole di Specializzazione di medicina, che chiediamo con forza venga emanato il prima possibile. Ma Ministeri e Regioni abbiano il coraggio di ricomprendere nelle reti integrate anche la formazione di medicina generale per allinearla agli standard UE. Bene anche il mantenimento del meccanismo di selezione su base nazionale.
Ma esprimiamo forti perplessità in merito all’ipotesi di un inquadramento differenziato, negli ultimi anni di corso, riservato ad un contingente limitato e variabile di medici in formazione, che sarebbe “assunto” a carico delle Aziende Sanitarie del SSN, e quindi delle Regioni, selezionato attraverso specifici bandi di concorso. Il rischio è di incorrere nell’errore di riservare disparità di trattamento nella progressione di carriera. E’ di fondamentale importanza inoltre evitare che tali ruoli siano parte integrante delle piante organiche, col rischio di saturarle e di non garantire adeguati sbocchi lavorativi alle giovani generazioni.
Resta ancora da chiarire se il contribuito economico che offrono le Regioni possa essere tale da garantire, direttamente o indirettamente, un incremento significativo del contingente di contratti di formazione tale da ridurre il gap tra numero di laureati e sbocchi nel post lauream.
Proponiamo altresì che la legge delega definisca criteri e metodologia per la previsione e definizione dei fabbisogni su base regionale e nazionale.
Chiediamo di essere resi partecipi della discussione e del processo di definizione della legge delega.