Riduzione della durata del Corso di Formazione in Medicina Generale: le ragioni della contrarietà del SIMeG alla dichiarazione del dott. Anelli

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Comunicato SIMeG

in merito alle dichiarazioni del Presidente FNOMCEO Dott. F. Anelli (link).

Estratto dell’articolo:

In riferimento alla medicina generale – aggiunge Anelli – la Fnomceo ha chiesto che sia pienamente applicata la norma che consente di ridurre per un tempo massimo di un anno il corso di formazione specifica della medicina generale, ai sensi del comma 2 bis art. 24 del D. Lvo 368/99, condividendo con il Ministero la necessità di dare piena attuazione alle direttive comunitarie”.

In altre parole, la frequenza espletata presso strutture della medicina generale, come ad esempio uno studio di medicina generale, o in altri ambiti che dispongano di attrezzature e di servizi di medicina generale o centri in cui i medici dispensano cure primarie, andrebbero a ridurre il tempo di formazione post laurea in medicina generale per un periodo massimo di un anno, diminuendo conseguentemente il costo della formazione stessa e permettendo così di aumentare il numero delle borse.”

 

Il SIMeG prende le distanze dalla posizione espressa dal Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCEO), Dott. Filippo Anelli, ritenendole anacronistiche e non appropriate rispetto alle criticità attuali e alle prospettive future relative ai temi della “Carenza di Medici Specialisti e di Medicina Generale” e della “Formazione Post – Lauream”.

A tale proposito ribadiamo quanto espresso dalla nostra Associazione nel documento che abbiamo presentato in occasione dell’incontro tenutosi in data 30/08/18 presso il Ministero della Salute (link).

In particolare, riguardo la Medicina Generale, auspichiamo:

–          la valorizzazione formativa ed economica del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale;

–          l’evoluzione accademica dell’attuale Corso di FSMG con l’istituzione di una Scuola di Specializzazione in Medicina Generale, di Comunità e Cure Primarie.

 

Ne consegue che la proposta avanzata dal Presidente Anelli riguardo la riduzione “per un tempo massimo di un anno del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale” non possa rispondere in maniera adeguata alla carenza dei Medici di Medicina Generale che sembra prospettarsi (link).

Riteniamo, piuttosto, che la questione relativa alla carenza di Medici Specialisti e di Medicina Generale debba essere affrontata attraverso un’attenta programmazione che tenga conto del fabbisogno reale e che non vada a scapito della qualità della formazione, che costituisce un aspetto imprescindibile per la crescita e la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale e che risulterebbe seriamente inficiata dalla riduzione degli anni in cui è strutturato il Corso di FSMG. La carenza di personale prospettata è soggetta a forte variabilità regionale (link) e deve essere oggetto di una lucida pianificazione piuttosto che di soluzioni tampone provvisorie e non risolutive.

I compiti del Medico di Medicina Generale richiedono un’adeguata formazione e lo sviluppo di competenze che comprendono:

–          corretta gestione delle cronicità;

–          organizzazione dei servizi territoriali;

–          individuazione dei bisogni di salute;

–          comunicazione e counseling.

Tali competenze devono essere acquisite in virtù di un percorso professionalizzante guidato da tutor esperti.

 

Pertanto, riteniamo necessario implementare la qualità del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale piuttosto che ridurne la durata, al fine di sviluppare pienamente le potenzialità della nostra branca per il bene del Servizio Sanitario Nazionale.

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