Modifica contratto Specializzandi iscritti al primo anno di corso dell’Università degli Studi di Catania

Cari Colleghi, 

pubblichiamo la risposta pervenutaci da parte del Ministero della Salute al nostro quesito, posto ai Dicasteri competenti, relativo alla liceità della modifica del contratto di formazione specialistica degli iscritti al primo anno di corso delle scuole di specializzazione di area sanitaria, apportata unilateralmente dall’Università degli Catania.

Come ricorderete, l’Università Etnea, dopo aver sottoposto alla firma dei vincitori di concorso per l’a.a. 2009/2010 la versione classica del contratto, provvedeva successivamente a richiamare i predetti colleghi al fine di sottoscrivere una nuova versione del contratto che all’Art. 1, comma 6, presentava la seguente clausola rescissoria: ”costituisce, inoltre, giusta causa di mancato rinnovo o/e di risoluzione anticipata del presente contratto, a favore dell’università sottoscrivente, il mancato finanziamento o la irregolare erogazione dei fondi regionali destinati ai contratti di specializzazione”.

Tale iniziativa, ancorchè a nostro parere non legittima (infatti 1) lo schema tipo del contratto di formazione medico-specialistica, definito tramite DPCM del 6 luglio 2007, non è in alcun modo modificabile, tanto meno può essere oggetto di contrattazione decentrata; 2) “il mancato finanziamento o la irregolare erogazione dei fondi regionali destinati ai contratti di specializzazione” non rientrano tra le fattispecie di “causa di risoluzione anticipata del contratto” previste dallo schema tipo di contratto), qualora non venisse vanificata, costituirebbe un gravissimo precedente che avrebbe ripercussioni sul territorio nazionale: le altre Università, in linea teorica, si sentirebbero autorizzate ad introdurre unilateralmente deroghe al contratto di formazione, con la messa a repentaglio dei diritti affermati nello schema tipo di contratto.

La risposta del Ministero della Salute, in attesa del pronunciamento del MIUR, come prevedibile, sembra dare ragione alla nostra posizione, puntualmente esposta nel quesito prima richiamato.

Auspichiamo, pertanto, che l’amministrazione dell’Università degli Catania torni immediatamente sui propri passi al fine di ripristinare la versione originale del contratto. In caso contrario, si aprirebbe la strada ad un contenzioso in sede di giustizia amministrativa al fine di tutelare i diritti e la condizione dei medici in formazione specialistica di Catania e di tutte le altre Università Italiane.

La Presidenza Nazionale

Quesito rivolto al Ministero

Risposta ministeriale

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