Proposta di utilizzo della tecnologia telematica per il concorso di accesso a medicina

Cari colleghi,

come sapete, diverse recenti sentenze dei TAR (leggi qui) hanno disposto l’immatricolazione con riserva e in sovrannumero e la tempestiva frequenza delle lezioni di migliaia di studenti che non avevano superato l’esame di ammissione al corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia.

Tali sentenze, che vanno rispettate, hanno suscitato preoccupazione nei giovani medici per la messa in discussione dell’intero impianto della programmazione dei fabbisogni di medici, per le sue ricadute sia sulla salute dei cittadini che sulle prospettive formative ed occupazionali dei futuri medici. Sono infatti sempre più evidenti i rischi concreti di impugnazione presso la Giustizia Amministrativa che presenta l’attuale sistema di accesso a medicina.

Tale criticità, insieme ad altre ben note, rientra tra le priorità che necessitano di soluzioni urgenti, a parere dell’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), che – ricordiamo – ha già richiesto l’istituzione di un tavolo di lavoro interministeriale (Ministero della Salute e MIUR), incaricato di rivisitare sia il sistema di accesso a medicina che le modalità di programmazione del fabbisogno di professionalità mediche.

Per tali ragioni il S.I.G.M. ha avanzato al MIUR la proposta di espletare la prova di accesso al corso di laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia avvalendosi della tecnologia telematica.

Tale tecnologia è stata già utilizzata con esito positivo in altre selezioni per il reclutamento di personale scolastico nella Pubblica Amministrazione e dovrebbe essere adottata anche per le prove di accesso alle scuole di specializzazione di medicina a partire dall’a.a. 2013/2014.

Lo strumento telematico, a nostro parere, potrebbe in potenza ridurre al minimo (se non eliminare quasi del tutto) l’intervento “umano” nelle procedure concorsuali, rendendo la selezione massimamente trasparente ed oggettiva e, soprattutto, abbattendo il rischio di contenzioso in sede di Giustizia Amministrativa.

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