PASSAGGIO DAL VECCHIO AL NUOVO ORDINAMENTO DIDATTICO SCUOLE SPECIALIZZAZIONE DI MEDICINA

Cari Colleghi,

come saprete, siamo riusciti ad ottenere con l’aiuto della CRUI un necessario posticipo dei termini di presentazione della domanda al 9 aprile 2015 ai fini della presentazione della domanda di passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento. In tal modo, entro quella data, contiamo che sia possibile mettervi nelle condizioni di poter avere tutti gli elementi utili ad orientarvi nella scelta in maniera consapevole. Vi abbiamo già fornito molti elementi di analisi a favore del passaggio al nuovo ordinamento, in particolare per quanti siano iscritti alle tipologie di scuole che sono state ridotte di un anno e che vogliano optare al percorso ridotto. A tal fine, abbiamo anche chiesto ai Ministeri competenti di fornire un parere ufficiale tanto sulla spendibilità del titolo in ambito di Unione Europea (anche se facciamo subito notare come nelle premesse del D.I. sul riordino è chiaramente scritto come il riordino abbia tenuto conto del “rispetto dei limiti minimi di durata previsti dalla normativa europea”), nonché sull’equipollenza dello stesso ai fini dei concorsi per l’accesso ai ruoli del Servizio Sanitario Nazionale. In attesa di ricevere la risposta dei Ministeri competenti, ricordiamo come il Decreto sul Riordino sia un Decreto Interministeriale (D.I. 4 febbraio 2015 n. 68) tra MIUR e Ministero della Salute e che il testo dello stesso, prima di essere emanato, ha passato il vaglio del Consiglio Superiore di Sanità (organo consultivo del Ministero della Salute che viene chiamato in causa anche per esprimere pareri in merito all’equipollenza ed affinità del titolo), del Consiglio Universitario Nazionale, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, nonché del collegio dei Referenti Nazionale dei Direttori delle Scuole di Specializzazione. Anche la Conferenza dei Rettori Italiani ha partecipato al processo di definizione della norma, essendo presente con un proprio delegato nella Commissione che ha operato il lavoro istruttorio.

Sorprende, pertanto, l’apprendere da numerose segnalazioni che ci provengono da tutta Italia di presunte iniziative da parte di taluni Direttori delle Scuole tendenti a dissuadere gli specializzandi dal passaggio di ordinamento, ricorrendo alla disinformazione e, talora, anche a forme di pressione psicologica.  Esprimiamo a tal proposito la piena solidarietà della nostra Associazione ai medici in formazione specialistica vittime di tali comportamenti e li invitiamo a segnalarci eventuali atti non commendevoli. La nostra Associazione ha partecipato attivamente al processo di definizione della Riforma al fine di realizzare un cambiamento e rilanciare la formazione medica post lauream e non certamente per realizzare riforme di facciata all’insegna della logica gattopardiana del cambiare affinchè nulla cambi.

Pertanto, in linea di principio consigliamo il passaggio al nuovo ordinamento a tutti gli specializzandi, a prescindere dalla riduzione o meno della durata del corso, al fine di poter godere degli aspetti innovativi connessi alla riforma. Infatti, più saranno i medici che opteranno al nuovo ordinamento e prima le Università dovranno ottemperare all’applicazione delle innovazione previste dalla Riforma.

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