Care Colleghe e cari Colleghi,
è totale l'adesione dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) al Comitato Promotore dell'APPELLO IN DIFESA DEL FUTURO DEGLI STUDENTI ED ASPIRANTI SPECIALIZZANDI IN MEDICINA, petizione online lanciata sul sito www.medicisenzafuturo.it da un gruppo di studenti in medicina uniti nel "Coordinamento Nazionale Studenti in Medicina per la Ri-FORMAzione" e da laureati in medicina di tutta Italia, organizzatisi nel "Comitato Aspiranti Specializzandi".
L'invito rivolto a tutti i soci del SIGM è quello di firmare e diffondere nel mondo della Professione, dell'Università e di ogni settore della Società Civile la petizione sottoscrivibile pubblicamente tramite il link:
Difatti, trovare subito i fondi per far accedere alla specializzazione i giovani medici e gli studenti in medicina italiani è necessario ed urgente non solo per il futuro dei futuri protagonisti della salute e sanità del Paese ma, soprattutto, per garantire agli Italiani la possibilità di essere adeguatamente curati nel prossimo futuro.
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L’iniziativa, supportata oltre che dal SIGM anche dal "Coordinamento Liste per il Diritto allo Studio", nasce per dare risposta a dati diventati ormai impietosi: a fronte di una stima di almeno 9.000 candidati, il contingente di contratti di specializzazione attualmente finanziabili dal Governo Italiano non raggiungerà nella migliore delle ipotesi le 3.500 unità, a cui devono aggiungersi circa 900 borse di studio per la formazione specifica di medicina generale. Ed in assenza di interventi strutturali, il quadro tenderà a peggiorare nei prossimi anni in ragione dell’incremento progressivo degli accessi a medicina, registratosi negli ultimi anni, senza l’adeguamento del capitolo di spesa sulla formazione medica post laurea: “migliaia di giovani professionisti e, in prospettiva, migliaia di studenti in medicina, formati con fatica ed a caro prezzo dalle università italiane, saranno condannati all’emigrazione forzata o alla disoccupazione!”
<<Auspichiamo che il presente appello possa trovare il sostegno, attraverso la sottoscrizione, tanto da parte dei portatori di interesse (studenti in medicina, medici neolaureati, medici abilitati), quanto da tutti i medici e dalla società civile tutta>> - affermano i Giovani Medici SIGM che, negli scorsi mesi, sono sempre stati in prima linea e si sono resi promotori di numerose iniziative e proposte volte a sanare il problema:
AZIONI DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSE FINO AD OGGI DALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI MEDICI (SIGM)
L’Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM) ha denunciato più volte la situazione ai Ministeri competenti sia tramite lettere, sia tramite mozioni fatte presentare dai propri rappresentanti in seno al CNSU (Consiglio Nazionale Studenti Universitari) e CUN (Consiglio Universitario Nazionale).
A tal proposito si è fatta promotrice delle seguenti iniziative:
- Assemblea nazionale dei Giovani Medici, che ha esitato le 10 proposte per rilanciare la professione medica a partire dalle giovani generazioni (Campagna WE LOVE SSN), del 28 ottobre 2012;
- I GiovaniMediciDay - Cambiare il Paese per non cambiare Paese del 14 maggio 2013;
- Petizione a sostegno della richiesta di urgente implementazione dei capitoli di spesa relativi ai contratti ed alle borse di studio di formazione specialistica di area sanitaria a finanziamento ministeriale e di formazione specifica in medicina generale, lanciata in data 4 ottobre 2013 (sono state raccolte e consegnate ai Ministri competenti più di 12.000 sottoscrizioni);
- Manifestazione non sindacale “Investire sui giovani della Sanità x investire sul futuro del nostro SSN” del 7 novembre 2013;
- II #GiovaniMediciDay del 12 dicembre 2013.
PROPOSTE DEI GIOVANI MEDICI (SIGM)
COMUNICATO STAMPA
ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI MEDICI (SIGM)
Giovani Medici (S.I.G.M.): si rispetti l’incompatibilità tra medici dipendenti in quiescenza dal SSN ed il convenzionamento con la specialistica ambulatoriale.
“Riceviamo segnalazioni da tutta Italia in merito a deroghe rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente. Chiediamo l’intervento del Ministero della Salute, delle Regioni e degli OMCeO; E’ venuto il momento di mettere un punto alla prassi diffusa di riservare corsie preferenziali ai medici in quiescenza ex dipendenti del SSN a scapito delle nuove generazioni di medici.”
E’ una forte presa di posizione quella con cui Il Segretariato Italiano Giovani Medici (S.I.G.M.) chiede l’intervento del Ministero della Salute, delle Regioni e degli Ordini, al fine di richiamare il rispetto dell’incompatibilità tra l’attività di medico convenzionato con il S.S.N. ed i medici in quiescenza già dipendenti del S.S.N., oltre che di disporre che le convenzioni vengano attribuite esclusivamente secondo il punteggio maturato ai sensi della normativa vigente.
<<Giungono alle nostre sedi in tutta Italia segnalazioni circa il perpetrarsi di una prassi consolidata da parte delle A.S.L. e dei Comitati Consultivi Zonali nel senso di attribuire incarichi di studio e di consulenza o addirittura incarichi di medicina specialistica convenzionata a soggetti, già appartenenti a ruoli del S.S.N., che vanno in pensione per aver raggiunto l’anzianità contributiva necessaria, per poi ricoprire nuovi ruoli nei diversi Servizi Sanitari Regionali>>spiegano i Giovani Medici (SIGM). Si tratta secondo il SIGM di una ingiustificabile forma di penalizzazione a scapito dei giovani medici, che quei ruoli potrebbero ricoprirli utilmente, maturando esperienza ed anzianità di servizio; e che, per aspirare ad accedere alla specialistica convenzionata, spesso permangono per anni in graduatorie immobili per poi scoprire che in quelle stesse graduatorie possono essere scavalcati da quanti fuoriescono dal SSN, potendo documentare titoli ben più strutturati di quelli esibibili dai più giovani colleghi.
Se non fosse per il fatto che tali prassi scavalcherebbero quanto previsto dalla normativa vigente. Infatti, il Legislatore, con l’art. 25 della L. 23 Dicembre 1994, n. 724, aveva già inteso precludere l’affidamento di incarichi “di consulenza, collaborazione, studio e ricerca” ai dipendenti che cessano volontariamente dal servizio, pur non avendo il requisito previsto per il pensionamento di vecchiaia, ma che tuttavia dispongono dei requisiti contributivi per l’ottenimento della pensione anticipata di anzianità. Questa volontà è stata peraltro ribadita dall’art. 5, comma 9 del D.L. 6 Luglio 2012, n. 95. E davanti al sussistere di comportamenti opposti alla volontà del legislatore, il Ministero dell’Economia, con nota del 7 Gennaio 2014 (MEF-RGS Prot. 104123 del 16/12/2013 U), affermava con chiarezza che “non sembrano dunque sussistere dubbi circa il fatto che le norme in questione pongono in capo alle pubbliche amministrazioni il divieto di conferire incarichi di studio o consulenza al personale già dipendente e collocato in quiescenza, ove tali incarichi abbiano ad oggetto la medesima attività, ovvero le medesime funzioni svolte in vigenza del rapporto di lavoro dipendente", aggiungendo che "tale divieto sembra dunque doversi applicare anche al conferimento di incarichi che si concretizzino nello svolgimento di funzioni di medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale, ove il soggetto interessato sia cessato da un rapporto di dipendenza con lo stesso Servizio sanitario nazionale, atteso che il rapporto convenzionale viene inquadrato, da giurisprudenza consolidata, fra le prestazioni d'opera professionale, di natura privatistica".
Care Colleghe,
Cari Colleghi,
pubblichiamo con soddisfazione una raccomandazione (LEGGI QUI) rivolta al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, On. Prof.ssa Giannini, approvata all’unanimità dal Consiglio Universitario Nazionale (CUN).
Tale raccomandazione, presentata su iniziativa dei Consiglieri GIOVANNI CERULLO (SIGM), unico rappresentante dei medici in formazione specialistica in seno al CNSU e CUN, e STEFANO BUCCHI (CLDS), ed appoggiata da TUTTI i rappresentanti degli studenti al CUN ha richiesto al Ministro:
1. che si provveda al più presto al reperimento delle risorse aggiuntive necessarie all’incremento del capitolo di spesa relativo ai contratti di formazione medica specialistica a finanziamento ministeriale;
2. che si proceda con urgenza alla pubblicazione del bando del concorso, indicando quanto prima ai futuri candidati le modalità precise di svolgimento della prova, indispensabili per consentire un'adeguata organizzazione della propria preparazione;
3. che venga riattivata la Commissione Tecnica sulle Scuole di Specializzazione in modo tale da consentire la prosecuzione dei lavori sulla revisione degli ordinamenti e delle regole di attivazione e monitoraggio delle Scuole di Specializzazione, nonché affrontare le problematiche relative all’accesso dei laureati “non medici” e dei rapporti con il Sistema Sanitario Nazionale.
Care Colleghe,
Cari Colleghi,
pubblichiamo con piacere un'interrogazione parlamentare (LEGGI QUI) a firma dell'On. Filippo Crimì, che, nel recepire i contributi e le richieste dell'Associazione Italiana Giovani Medici (SIGM), chiede al Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca
- quali misure intenda adottare:
1) per selezionare a breve termine l'ente terzo generatore dei quesiti e per rendere nota al più presto la bibliografia ai giovani medici affinché possano prepararsi all'esame;
2) per non disattendere la data entro cui deve essere emanato il Decreto di riordino e riduzione della durata delle scuole.
Solidarietà e appoggio dai Giovani Medici (SIGM) agli specializzandi di medicina d’emergenza – urgenza, che hanno organizzato un flashmob il giorno 5 marzo 2014 alle ore 12 presso il MIUR. Si invitano gli specializzandi a partecipare nel numero maggiore possibile
Care Colleghe e cari Colleghi,
vi comunichiamo che i medici specializzandi in medicina d'Emergenza-Urgenza hanno organizzato per il giorno 5 marzo 2014 alle ore 12.00 un flash-mob a Roma, davanti al Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca per protestare contro la paventata riduzione del numero dei contratti di formazione specialistica in medicina d’emergenza-urgenza (LEGGI IL COMUNICATO STAMPA). Tale riduzione si inserisce già in un contesto di finanziamento di un numero inadeguato di contratti rispetto al fabbisogno espresso dalla conferenza Stato-Regioni.
L’iniziativa è stata organizzata in prima persona dai medici specializzandi della Scuola di Medicina d’Emergenza-Urgenza (MEU), in collaborazione con la Società Italiana di Medicina d’Emergenza-Urgenza (SIMEU), ed ha ottenuto l’appoggio della Conferenza Permanente dei Direttori della Scuola di Specializzazione in Medicina d’Emergenza-Urgenza.
Lo scopo è sensibilizzare le istituzioni competenti e l’opinione pubblica sulle conseguenze della formazione di un numero inadeguato di specialisti in medicina d’emergenza – urgenza attraverso un flashmob (LEGGI COME SI SVOLGERÀ).
L’Associazione Italiana Giovani Medici esprime la propria solidarietà e vicinanza ai colleghi ed invita alla massima partecipazione all’evento.
Tale iniziativa infatti risulta perfettamente in linea con quanto richiesto dai Giovani Medici (SIGM) nel corso delle seguenti diverse iniziative: