Perchè la Scuola di Specializzazione in Medicina Generale e perchè adesso? La battaglia storica del SIGM e gli obiettivi per una formazione di qualità

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VERSO LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN MEDICINA GENERALE 
La scorsa settimana il Dipartimento di Medicina Generale del SIGM e il Movimento Giotto hanno annunciato il lancio a breve di una call per aderire al Progetto SSD, tappa fondamentale per l’istituzione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale, di Comunità e Cure Primarie, una battaglia storicamente sostenuta dalla nostra Associazione. [Ne abbiamo parlato qui]
Perché una Specializzazione in Medicina Generale? E perché proprio adesso?
Premessa importante da fare è che il nostro è l’unico Paese in Europa a non avere una Scuola di Specializzazione in Medicina Generale. La Formazione Specifica attualmente vigente è una specializzazione non universitaria, frammentata in corsi regionali estremamente variabili in base al contesto, non all’altezza per orientare e formare i futuri MMG alla luce della transizione socio-demografica e sanitaria alla quale siamo andati incontro negli ultimi anni.
L’emergenza Covid-19 ha fatto emergere tutte le criticità legate alla gestione dei pazienti sul territorio.
Una adeguata assistenza territoriale passa anche attraverso una formazione di qualità.
Pertanto proponiamo:
1) l’evoluzione del percorso formativo di Medicina Generale in Scuola di Specializzazione in “Medicina Generale, di Comunità e Cure Primarie”, con l’adozione di un Core Curriculum nazionale;
2) L’istituzione di percorsi di dottorato specifici e quindi del Settore Scientifico Disciplinare (SSD) di Medicina Generale e Cure Primarie, e l’introduzione dell’insegnamento della Disciplina di Medicina Generale e Cure Primarie nel Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia;
3) l’unificazione delle graduatorie concorsuali delle Scuole di Specializzazione Mediche (SSM) e del Corso di Formazione Specifica in Medicina Generale (CFSMG).
Tutto questo consentirebbe non solo di prevenire la dispersione di borse di formazione, annosa problematica che si ripete ogni anno, fornendo quindi una ulteriore soluzione all’imbuto formativo, ma soprattutto aprirebbe la strada al raggiungimento di obiettivi di ampio respiro:
🔴 Una formazione post lauream di qualità e al passo con i tempi;
🔴 La possibilità di fare ricerca anche nell’ambito della medicina generale;
🔴 La valorizzazione di un percorso specialistico caratterizzato da uno spettro di competenze specifiche e la presa di coscienza del ruolo essenziale esercitato dalla categoria dei MMG quale fulcro dell’assistenza sanitaria.
A tal proposito ringraziamo la senatrice Mariolina Castellone per l’interesse mostrato verso la nostra iniziativa e confidiamo nel suo supporto e in quello delle istituzioni per il prosieguo.
Qui per leggere il nostro comunicato su Quotidiano Sanità ⤵️

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